Nel 2016, Artieri partecipa alla Biennale di Venezia – XV Mostra Internazionale di Architettura, nell’ambito dell’evento collaterale Gang City, padiglione situato presso lo Spazio Thetis (Arsenale Nord), con un’esposizione temporanea intitolata “WILLING TO BUILD SOMETHING TOGETHER. Report from Italian Prisons”. L’esposizione curata da Artieri resta visibile dal 28 maggio al 6 novembre 2016.
“WILLING TO BUILD SOMETHING TOGETHER. Report from Italian Prisons” racconta l’esperienza svolta dall’associazione Artieri nel worskshop di autocostruzione in carcere Spaziviolenti tra il 2014 e il 2016, attraverso una selezione di scatti fotografici a cura di Attilio Piano. Inoltre viene presentata una mappatura di esperienze di interventi sul tema dell’autodeterminazione dello spazio nelle carceri italiane a cura di Valeria Bruni. Il progetto di allestimento è stato curato di Valerio Fogliati, Marta Grignani e Giulia Cerrato.
© fotografie di Lorenzo Attardo
Willing to build something together è il manifesto con cui Artieri partecipa alla Biennale di Venezia
Attraverso l’esposizione “WILLING TO BUILD SOMETHING TOGETHER. Report from Italian Prisons”, l’associazione Artieri propone un manifesto.
Laddove le risorse pubbliche non riescono a sopperire alle carenze dei luoghi della marginalità, il progetto spaziviolenti propone di applicare le discipline architettonica e giuridica per la loro riqualificazione.
Gli obiettivi sono:
- il miglioramento qualitativo degli spazi degradati
- la promozione dei diritti delle persone che abitano i luoghi
- l’insegnamento attraverso l’esperienza diretta per trasmettere agli studenti conoscenze (knowledge), abilità (skills) e valori (values) che li rendano cittadini consapevoli della complessità del territorio in cui vivono e responsabili nei confronti della comunità.

Artieri partecipa alla Biennale di Venezia non solo con un’esposizione temporanea, ma curando il workshop internazionale Abitare ristretti – Economie solidali.

